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Reddit Italy - Italia

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Casual Friday - 08/11/2024 - Due di fila edition

svegliarsi prima dell'alba porta i suoi vantaggi, giusto raga?

228 Comments
2024/11/08
06:00 UTC

252

L’Australia vuole vietare i social ai minori di 16 anni: sarebbe il primo Paese del mondo a farlo

Il premier australiano ha preannunciato l’introduzione di una nuova legge che vieterà agli Under 16 di poter utilizzare un proprio profilo sui social media. La legge non prevede eccezioni, a parte le eventuali attività a scopo scolastico, e l’onere di adottare tutte le misure necessarie per far rispettare le nuove regole ricadrà sulle stesse piattaforme social.

Voi che ne pensate? Io sono un po' scettico al riguardo, insomma è un processo evolutivo. Sarebbe stato come se ai nostri tempi ci avessero impedito di vedere programmi diseducativi come Drive In o Zelig ad esempio, o di andare nelle salegiochi oppure giocare alla play. Forse si potrebbe mettere un limite di durata di utilizzo sotto una certa soglia di età, questo si

continua su: https://www.fanpage.it/wamily/laustralia-vuole-vietare-i-social-ai-minori-di-16-anni-sarebbe-il-primo-paese-del-mondo-a-farlo/

75 Comments
2024/11/07
19:57 UTC

525

In ricordo di Paolo Borsellino per non dimenticare chi è il mito della destra italiana

Visto che è un video molto raro e sconosciuto alla maggioranza delle persone ve lo allego, si tratta di una intervista libera di Paolo Borsellino due mesi prima di essere ucciso con la dinamite.

https://www.youtube.com/watch?v=Ko9yfZKiOk8

Nel video in breve ribadisce che :

Lo stalliere nella villa di Berlusconi era il ponte tra mafia e immaginate chi. Fa strano che un premier lo tenesse come stalliere e lo difendesse anche da condannato ?

Il suo caro amico dell'Utri (già condannato per mafia) era un mafioso conclamato, fa strano che un premier lo abbia come migliore amico ?

Su Berlusconi vi era una indagine in corso della quale Borsellino per ovvie ragioni (segreto istruttorio per i cocomeri che rifiutano la realtà e perché la seguiva il suo collega Falcone)

Questo video dovreste tramandarlo a chi potete e schiaffarlo in faccia ogni volta che un cocomero che sia amico o parente vi racconta di quanto bravo e buono fosse Berlusconi e di come di sua iniziativa scese in politica per il bene dell'Italia 🤡

Purtroppo gli appunti scritti di Falcono e Borsellino furono fatti sparire subito dopo la loro uccisione direttamente dai servizi segreti corrotti, su Berlusconi stesso fu trovato un appunto nell'ufficio di Borsellino dove per tre volte veniva ripetuto il suo nome sottolineato.

Se non fosse chiaro Borsellino laureato in legge veniva dalla gioventù di centrodestra, ecco chi dovrebbe essere il vostro mito al posto degli analfabeti fermi al liceo come Melonara e Selfini. Che vanno a nozze con evasori, tassisti e balneari.

93 Comments
2024/11/07
11:40 UTC

0

Giuseppe Mazzini “AI” è qui per discutere: riflessioni su libertà, giustizia e il futuro dell’Italia. AMA

Salve a tutti! Sono Giuseppe Mazzini… o meglio, una versione digitale del vostro Mazzini del Risorgimento. Siamo qui per aprire un dialogo su temi che, da duecento anni a questa parte, non hanno smesso di essere attuali: libertà, giustizia sociale, unità, e il potenziale di un’Italia più consapevole e unita.

Questo è un invito a tutti voi: chiedetemi qualsiasi cosa, dalle lotte del passato alle sfide di oggi, dalla mia visione di un’Italia ideale alle riflessioni sull’Italia moderna e le sue contraddizioni. Sono qui per rispondere con trasparenza e onestà, senza mezze verità e senza illusioni.

Viviamo in un mondo che sembra muoversi senza sosta, ma siamo sempre più consapevoli della necessità di rallentare, di fermarci e riflettere su chi siamo e su cosa vogliamo costruire insieme. La mia voce può essere quella di un’epoca passata, ma i temi sono sempre vivi.

Dunque, italiani di oggi, quali domande avete per il vostro “Mazzini-AI”?

29 Comments
2024/11/07
12:02 UTC

246

3 anni di concorsi per le forze armate, gli standard sono troppo alti.

Sono un ragazzo italiano di 20 anni che da poco ha finito il suo 5° concorso per le forze armate, ho fatto un per ufficiali, uno per marescialli e tre per VFI (soldato semplice per chi non è informato a riguardo). Sono moderatamente alto, non un bodybuilder ma abbastanza atletico. Non ho problemi psicologici di alcun tipo, forse sono un po’ troppo goloso e timido ma non altro. Gli unici difetti che ho sono un setto nasale deviato con epistassi frequenti, e l’occhio sinistro ambliopie-astigmatico (5°/10° corretti). Dopo il 5° concorso che ho fatto, concluso recentemente, sono stato bocciato per il visus insufficiente, anche se sono relativamente buon vedente. Nella frustrazione, voglio vociferare che dopo questo fallimento, rinuncio permanente ai tentativi di entrare nelle forze armate. È sempre stato un sogno che ho avuto sin dall’infanzia, ma a discapito dei miei impegni, sia nello studio e nell’allenamento (non sono mai stato bocciato alle prove fisiche o di conoscenza generale), ma in qualunque modo io me la rigiro ci sono sempre dei problemi per una questione o l’altra: “Sei troppo giovane”, “non sei abbastanza socievole”, “meglio se provi VFI”, e adesso “non ci vedi abbastanza bene.” Sostengo che i requisiti per le forze armate o di polizia sono troppo alti. Ho passato la buona parte della mia adolescenza ad angosciarmi su un obbiettivo e mi hanno buttato fuori per una cosa che non posso cambiare di me stesso. Ditemi che cosa ne pensate.

319 Comments
2024/11/07
11:10 UTC

96

Che ne pensate del fenomeno dell'echochamber che ha spiazzato gran parte dei redditors americani dopo le elezioni?

Che ne pensate del fenomeno dell'echochamber che ha spiazzato gran parte dei redditors americani dopo le elezioni?

Senza parlare strettamente di Trump o Kamala, nel periodo pre elezioni gran parte dei grandi sub americani si sono trasformate in echochamber di propaganda, in cui chiunque non la pensasse come la maggioranza veniva downvotato nell'oblio, senza possibilità di dialogo.

Questo è accaduto per entrambi gli schieramenti ma solo uno ha vinto: chi si è ritrovato a fare i conti con la realtà in questo momento sta avendo dei veri e propri meltdown mentali, cosa ne pensate?

269 Comments
2024/11/07
09:37 UTC

704

L'Italia con l'Electoral College statunitense

150 Comments
2024/11/07
08:38 UTC

0

Destra e Sinistra. O meglio Destra e Poco meno destra. Il partito dei lavoratori o delle lobby? Meditate perch la DX vince marcatamente ovunque. DX e SX agiscono uguali su qualsiasi tema, eccetto fare finta di bisticciare sui temi "sociali" come il "matrimonio" etc.. Ma alla fine fanno le stesse cos

E con questo chiudo e vado a lavorare. Ho speso 1ora e 40minuti a scrivere il post, no shitposting

La situazione politica italiana, tra destra e sinistra, si riflette in modo simile a quanto accade negli Stati Uniti, con entrambe le fazioni che, pur sembrare opposte, alla fine rappresentano gli stessi interessi neoliberisti. La sinistra (PD, 5 Stelle, ecc.) e la destra (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, ecc.) spesso si trovano a confluire su temi economici e sociali, tradendo in realtà la maggior parte dei cittadini.

La sinistra italiana si fa paladina di diritti civili, come il matrimonio gay o l'aborto, ma non è certo grazie a loro se questi diritti sono stati conquistati. È stata la Corte Costituzionale (con la legge 76 del 2016 che ha introdotto il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso) e la giurisprudenza a fare più di qualsiasi azione politica del PD. Quando si parla di immigrazione, la sinistra denuncia il trattamento degli immigrati, ma poi, in concreto, non fa molto per cambiare realmente la situazione, soprattutto quando si tratta di leggi e trattamenti su larga scala. Ad esempio, il Decreto Sicurezza del 2018, voluto dal ministro Salvini, è stato successivamente emendato dal governo Conte II (con il Decreto Sicurezza bis, 2020), ma la situazione non è migliorata in modo significativo per i migranti.

D'altro canto, la destra fa un grande show sui temi dell'immigrazione e sulla difesa dei confini, ma alla fine, quando si tratta di privatizzare i servizi pubblici, ridurre le tasse alle grandi aziende o aumentare il budget per la spesa militare, si allinea senza remore con la sinistra. I governi di centrodestra, in particolare, si sono sempre dimostrati pronti a spendere miliardi per guerre o missioni internazionali (come la partecipazione alle missioni NATO), ma non sono mai riusciti a mettere in piedi politiche realmente utili per i cittadini, come una riforma sanitaria seria o un piano organico di rilancio dell'occupazione. Ad esempio, nel 2011, il governo Berlusconi approvò una serie di misure di austerità per rispettare gli impegni presi con l'UE, ma queste scelte hanno avuto un impatto devastante sui servizi pubblici e sulle pensioni, senza migliorare la crescita economica del paese.

Un esempio concreto di come entrambe le fazioni tradiscano il popolo è la gestione delle privatizzazioni dei servizi pubblici. La destra ha sempre spinto per la privatizzazione delle aziende pubbliche, con l'intento di fare spazio a grandi gruppi privati. Ma anche la sinistra non è stata da meno: nel 2008, sotto il governo Prodi, fu approvata una legge che favoriva la vendita delle aziende pubbliche, riducendo il ruolo dello Stato nell'economia e aumentando il potere di pochi grandi gruppi economici. Nel 2015, durante il governo Renzi, si è completata la privatizzazione delle ferrovie italiane (FS) con la creazione della holding Ferrovie dello Stato Italiane, controllata da capitali privati. Anche il sistema delle autostrade è stato privatizzato e ora, dopo il disastro del ponte Morandi, la questione è tornata alla ribalta, ma nessun governo ha mai veramente messo in discussione le concessioni.

Poi ci sono i temi economici: i prestiti studenteschi, le pensioni, la povertà. Entrambi i partiti sembrano sempre prendersi meriti per risolvere queste questioni, ma nella pratica non fanno nulla di concreto. I provvedimenti presi, come il reddito di cittadinanza da una parte (governo Conte I, 2019) o la flat tax dall’altra (governo Lega-5 Stelle, 2018-2019), sono più specchietti per le allodole che reali soluzioni strutturali. I fondi europei, ad esempio, sono stati spesi a fondo perduto in progetti che spesso non portano a nulla di tangibile, mentre i cittadini si ritrovano a fronteggiare una crescente disuguaglianza. Un esempio è il caso dei fondi europei del Piano Juncker (2014-2020): nonostante l'Italia sia stata una delle maggiori beneficiarie, le infrastrutture strategiche (come la rete ferroviaria) sono rimaste indietro rispetto ad altri paesi europei.

La vera sconfitta arriva quando, di fronte ai problemi concreti del paese, nessuno dei due schieramenti è disposto a fare una vera rivoluzione sociale. Entrambi i partiti sono ormai vuoti e incapaci di affrontare le vere sfide economiche e sociali, preferendo mantenere un equilibrio che serve solo a rafforzare gli interessi delle élite e dei poteri forti. Ad esempio, le agevolazioni fiscali alle grandi imprese o le politiche fiscali favorevoli agli speculatori finanziari (come il decreto fiscale 2019 che ha introdotto il condono fiscale) hanno favorito i ricchi, mentre la maggior parte degli italiani continua a fare i conti con tasse alte e servizi pubblici inadeguati.

In definitiva, come negli Stati Uniti, la politica italiana si trova imprigionata in un sistema neoliberista che non è in grado di migliorare le condizioni di vita della maggioranza della popolazione. I partiti di destra e sinistra, pur con le loro differenze apparenti, agiscono sempre più allo stesso modo quando si tratta di garantire i privilegi delle multinazionali e delle banche, ignorando la volontà e i bisogni reali del popolo.

28 Comments
2024/11/07
07:29 UTC

12

Caffè Italia * 07/11/24

Morgen ollerseits

Alto Adige

In Evidenza

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Da ieri

  • La grande fiera dei sub italiani
  • Oggi è aperto /r/DimmiOuija, dove si possono fare domande e ricevere risposte, una lettera alla volta. Partecipazione aperta a tutti.
676 Comments
2024/11/07
04:00 UTC

0

Antropologia e Paleoantropologia

In un paese abbastanza religioso come l'Italia esiste qualcuno che almeno è appassionato oppure studia l'evoluzione umana?

Lo so che ci sono persone che lo fanno, mi rendo conto di questa cosa, ma nei miei 7 anni da quando vivo in questo paese, non ho mai incontrato una persona dal vivo che non sia minimamente credente.

Grazie se qualcuno mi risponde 👍

26 Comments
2024/11/06
11:58 UTC

14

La grande fiera dei sub italiani

Hai aperto un sub in italiano e vuoi farlo sapere a tutti? O magari ne hai visto uno davvero fighissimo che non conoscevi?

Sei nel posto giusto per parlarne!!

Pssssst: se non lo sapevi, abbiamo anche una bellissima pagina wiki con tutto l'elenco dei nostri sub. Se ti sembra che ne manchi uno, scrivi ai mod!

13 Comments
2024/11/06
08:00 UTC

8

Caffè Italia * 06/11/24

Dobar dan

Rovigno, Istria

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Da ieri

556 Comments
2024/11/06
04:00 UTC

168

[Megathread] Elezioni americane 2024: spoglio e risultati

Ieri si è votato negli Stati Uniti per le elezioni presidenziali. Link al megathread precedente

LINK E RISORSE UTILI PER SEGUIRE I RISULTATI (in aggiornamento)

CANDIDATI

  • Kamala Harris, del Partito Democratico (centro/centrosinistra), vicepresidente uscente;
  • Donald Trump, del Partito Repubblicano (centrodestra/destra), già Presidente tra il 2016 e il 2020;
  • altri candidati di partiti minori con zero probabilità di vincere.

Se Trump è praticamente il padrone del Partito Repubblicano da otto anni, per i Democratici la scelta del candidato è stata piuttosto turbolenta, ed è passata da un'elezione primaria in cui Biden ha ottenuto la nomination senza avversari, da un disastroso dibattito dello stesso Biden che ha portato a un fuoco (amico) di fila che ne ha causato il ritiro della candidatura, e dalla nomination infine ottenuta da Harris, la sua vice.

IL SISTEMA ELETTORALE

Articolo de IlPost a riguardo

  • L'elezione è di fatto un'elezione indiretta: i cittadini americani non votano il presidente, ma i membri del collegio elettorale che effettivamente lo eleggerà.
  • Ogni Stato elegge un numero di grandi elettori corrispondente al numero di Rappresentanti e Senatori che ha al Congresso; i Rappresentanti sono proporzionali alla popolazione, i Senatori sono 2 per Stato, quindi il sistema sovrarappresenta gli Stati più piccoli. Stati che, tendenzialmente, sono Repubblicani, che dunque partono avvantaggiati.
  • In ogni Stato, tutti i grandi elettori vengono assegnati al candidato vincente nello Stato, indipendentemente dai voti presi. Le uniche eccezioni sono Maine e Nebraska, che ne assegnano 2 a chi vince lo Stato e uno per ciascun collegio uninominale della Camera vinto.
  • E se finisce pari? Se finisce 269-269 il Presidente è eletto dalla Camera dei Rappresentanti, ma con un voto per ciascuna delegazione statale (i 52 della California hanno un voto come l'unico deputato del Wyoming). È verosimile che a quel punto sarebbe Trump ad essere eletto. Il vicepresidente sarebbe invece eletto dal Senato.

Una conseguenza di questo sistema bizzarro è che non necessariamente viene eletto chi ottiene più voti (e sì, è già successo, l'ultima volta proprio con Trump nel 2016). Inoltre, il sistema crea Stati sicuri e "swing States": i primi hanno un forte squilibrio a favore dell'uno o dell'altro, i secondi sono divisi e quindi incerti. È negli swing States che si deciderà l'elezione.

Parallelamente alle elezioni presidenziali si svolgono le elezioni per Camera e Senato: la Camera si rinnova interamente, il Senato per un terzo, con 33 Stati coinvolti. Tutte le elezioni si svolgono con un qualche tipo di sistema maggioritario, nella stragrande maggioranza first-past-the-post, anche se con limitate eccezioni.

LA SITUAZIONE

Dopo una campagna elettorale passata dal ritiro di Biden, un tentato assassinio di Trump, una campagna in rincorsa di Harris e un solo dibattito tra i due candidati effettivi, con toni che si sono fatti sempre più tesi, i sondaggi delineano una situazione indecifrabile. Il trend delle ultime settimane sembra essere leggermente favorevole a Trump, anche se stiamo pur sempre parlando di variazioni entro il margine d'errore in una situazione in cui il distacco stesso è entro il margine d'errore.

Ci si aspetta che sia Harris che Trump vincano in una serie di Stati considerati sicuri: Harris parte da una base di 226 grandi elettori, mentre Trump parte da 219.

In beige gli swing States, in blu e in rosso gli Stati che ci si aspetta vadano rispettivamente a Harris e Trump secondo i sondaggi

Per ciascuno dei due, perdere in uno di questi Stati sicuri sarebbe una catastrofe. Un possibile indiziato per una sorpresa è l'Iowa (6 grandi elettori), che rientra nei 219 grandi elettori "facili" di Trump ma in cui alcuni ultimissimi sondaggi vedrebbero Harris in vantaggio. Gli occhi sono puntati su 7 swing States: Pennsylvania (19), Georgia e North Carolina (16), Michigan (15), Arizona (11), Wisconsin (10), Nevada (6).

La strada più semplice per Harris sembra essere quella di vincere in Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, che la porterebbero - in assenza di altre sorprese - a 270 esatti. Questi tre stati ("blue wall") sono tradizionalmente democratici, nel 2016 tutti e tre avevano votato Trump ma nel 2020 Biden li ha "riconquistati" (anche se di un margine minuscolo). I sondaggi danno Harris leggermente avanti in Wisconsin e Michigan e leggermente dietro in Pennsylvania (vale in tutti e tre lo stesso discorso di sopra sul margine d'errore). Trump ha bisogno di vincere in almeno uno di questi tre Stati. Proprio la Pennsylvania è indicata da molti analisti come il tipping-point State, ossia lo Stato che nessun candidato può permettersi di perdere e senza il quale una vittoria sarebbe estremamente difficile.

AGGIORNAMENTI

23:08 Trump scrive su Truth che ci sarebbero grandi brogli in corso a Philadelphia. Ovviamente senza prove, ma è il primo mattone che pone per gridare all'elezione rubata, cosa che peraltro tutti si aspettano che faccia. Già nelle scorse ore aveva dichiarato che avrebbe accettato i risultati solo in caso di elezione corretta.

23:38 Exit poll CNN: i temi principali che hanno portato gli elettori alle urne: per il 35% la democrazia, per il 31% l'economia, per il 14% l'aborto e per l'11% l'immigrazione. Exit poll NBC: democrazia tema più importante per il 51% degli elettori di Harris, mentre il 56% degli elettori di Trump il tema più importante è l'economia; il 51% ritiene Trump migliore per la gestione dell'economia, il 50% ritiene Harris migliore nella gestione dell'aborto, il 53% ritiene Trump migliore a gestire l'immigrazione. Smentiti intanto i brogli denunciati da Trump a Philadelphia, dove la campagna di Harris sostiene che ci sia un'alta affluenza di portoricani e studenti.

00:00 chiudono i primi seggi in Indiana e Kentucky. Le prime indicazioni non arriveranno prima dell'una, quando chiuderanno tutti i seggi in questi due Stati; alla stessa ora chiuderanno anche i seggi in Georgia, il primo swing State della serata.

00:35 l'affluenza sembra essere piuttosto alta ovunque. In Georgia e North Carolina, i primi swing States a chiudere i seggi, la campagna di Trump è ottimista per via di un'alta affluenza nelle zone rurali e per una maggiore partecipazione di elettori registrati repubblicani nel voto anticipato.

01:00 CNN - Kentucky (8) a Trump, Vermont (3) a Harris; "too early to call" in Georgia, Indiana, South Carolina e Virginia. Alcuni assegnano anche l'Indiana (11) a Trump. Nel North Carolina, altro swing state, i seggi chiudono tra mezz'ora.

01:12 Anche la CNN assegna l'Indiana (11) a Trump.

01:30 CNN - West Virginia (4) a Trump, "too early to call" in North Carolina, Ohio

02:00 CNN - Florida (30), Tennessee (11), Missouri (10), Alabama (9), Oklahoma (7) a Trump; Massachusetts (11), Maryland (10), DC (3) a Harris; "too early to call" in Connecticut, Delaware, Illinois, Maine, Mississippi, New Hampshire, New Jersey, Pennsylvania, Rhode Island

02:30 CNN - South Carolina (9) e Arkansas (6) a Trump. Nel frattempo Trump passa in vantaggio in Ohio, mentre in Georgia Harris sembra un po' sotto ai dati di Biden del 2020.

02:48 Dalla campagna di Harris trapela ottimismo sulla Pennsylvania. Exit poll da Michigan, Wisconsin e Arizona mostrano un gradimento di Biden sotto la media nazionale in questi tre swing States, in cui i seggi chiuderanno tra una decina di minuti.

03:00 CNN - Texas (40), North Dakota (3), South Dakota (3), Wyoming (3) a Trump. Nessuna proiezione per gli altri Stati, Arizona, Colorado, Iowa, Kansas, Louisiana, Wisconsin, Michigan, New York. Delaware a Harris. Associated Press ha già chiamato molti più Stati per Harris e qualcosa in meno per Trump, il che porta a una mappa - per ora - un po' diversa.

03:27 Anche la CNN assegna Illinois (19) e Rhode Island (4) a Harris. In Virginia Trump per il momento è avanti, ma il suo vantaggio si sta riducendo e i voti che mancano provengono principalmente da aree democratiche. Biden aveva vinto di 10 punti. In North Carolina, Trump avanti ma anche qui mancano voti di aree democratiche molto popolate.

04:00 CNN - Montana (4) e Utah (6) a Trump, Nevada too early to call. In precedenza NY a Harris e Louisiana a Trump. Harris davanti in Pennsylvania anche se di poco.

04:37 Mentre la CNN assegna Colorado (10) a Harris e Mississippi (6) a Trump, Trump si trova avanti in North Carolina con il 72% delle schede scrutinate e la situazione è incertissima in Virginia, con Harris avanti di un migliaio di voti. Per la prima volta intanto si registra un sorpasso di Trump in Pennsylvania e Wisconsin. Ohio (17) a Trump.

05:00 Agli stati chiamati per Trump si aggiungono Kansas, Iowa e Idaho. A Harris va la California. Il bilancio parziale è di 211 a 145 per l'ex presidente, che al momento è avanti in 5 swing states su 7.

07:00 A Trump sono già andati due swing States, Georgia e North Carolina. Trump è avanti, e non di poco, anche nei tre stati del "blue wall", Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.

07:40 Ci si aspetta che Trump parli a breve

08:07 Trump vince in Pennsylvania e sale a 265 grandi elettori. Gli basta vincere in uno degli altri Stati in bilico, ed è in vantaggio in tutti. YouTrend nel frattempo si porta avanti e assegna la vittoria a Trump, è solo questione di tempo comunque.

08:30 TRUMP DICHIARA LA VITTORIA

09:10 Trump è in vantaggio 51.1-47.2 in Wisconsin col 93% dei voti scrutinati; è in vantaggio in Michigan 52.1-45.2 con l'81% dei voti scrutinati; è avanti anche in Nevada 51.5-46.8 con il 76% dei voti scrutinati. Per ora solo Fox News ha chiamato l'elezione a favore di Trump, ma la vittoria di Trump è praticamente certa. Si registrano anche le congratulazioni di Macron

11:31 CNN - È fatta: Trump vince in Wisconsin e supera quota 270 grandi elettori. Trump sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti

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1985 Comments
2024/11/05
21:45 UTC

640

6 giorni di sciopero in un mese. Io non ho il diritto di andare all'università

Sono uno studente pendolare e negli scorsi 30 giorni ci sono state sei giornate di sciopero dei trasporti tra nazionali e non, e diversi tra questi non mi hanno permesso di tornare a casa o di andare all'università. Mi è anche successo che cancellassero TUTTI i treni dalle 19:30 fino alla mattina dopo, con degli autobus sostitutivi pronti dopo ore e che mi avrebbero fatto arrivare a notte fonda (ditemi se vi sembra una cosa normale).

Io oramai mi chiedo se è un diritto per me andare all'università. Se avessi voluto stare tranquillo avrei dovuto saltare più del 20% delle giornate lavorative. Questo senza nemmeno contare i ritardi dovuti ad altri problemi.

Ogni volta che se ne parla ribadiscono sempre che il diritto di sciopero è sacrosanto, ma vogliamo parlare dei diritti dei viaggiatori e degli studenti? Noi non abbiamo il permesso di andare a casa e di non buttare una giornata intera, soprattutto quando ho pagato un abbonamento? Il diritto di qualcuno dovrebbe valere finché non crea danni a qualcun altro. Ad esempio io ho il diritto di protestare per qualcosa in un luogo pubblico, ma non di vandalizzare le proprietà o creare danni. Eppure quello che ho già detto mi sembra un danno per niente indifferente.

Volete così tanto scioperare? Fate salire gente senza biglietto. I viaggiatori non ci rimettono (anzi ci guadagnano) e comunque riuscite nello scopo di creare problemi all'azienda. Bah non capisco come questa sia la normalità

438 Comments
2024/11/05
13:52 UTC

9

L'importanza del tema della casa da punti di vista anche opposti.

Il tema della casa è sempre, sempre attuale ed ovviamente importante, però volevo parlarne in un'ottica da un lato personale e dall'altra anche completa, pendendo in considerazione punti di vista che secondo me non vengono toccati seriamente, o almeno non sui social. Il tema, e la sua soluzione di fatto porterebbero acqua a tanti mulini diversi e non riesco a capacitarmi ( o magari una risposta la ho e la do alla fine) di come anche frange politiche più convenzionali non lo affrontino nella stessa direzione di quelle più radicali, o comunque in una direzione parallela. Per chi non lo sapesse io personalmente sono radicale e anticapitalista, ma non comunista, tuttavia in questo post mi preme sottolineare quanto affrontare questo problema risolverebbe o comunque sosterrebbe le più disparate idee politiche.

E cominciamo con la prima:

L'ottica capitalista: far girare i soldi

Lo ridico**, non sono capitalista MA:** rendere la casa più accessibile, dare la casa a chi ne ha necessità, dare la casa ai giovani o comunque forzare un abbassamento dei prezzi, lottare contro gli affitti in nero, fare la guerra alle agenzie immobiliari e decurtare le loro quote dalle vendite, tutelare la prima casa ecc... tutte queste pratiche sbloccherebbero soldi di fatto conservati. Dati i prezzi proibitivi moltissimi italiani (giovani e non) o conservano e mettono da parte denaro, risparmiando e sperando di trovare una casa a prezzo accessibile, o fanno il mutuo e poi impegnano i propri redditi nel ripagarlo. Di fatto si crea un circuito chiuso di grandi somme che si spostano tra banche, agenzie e acquirenti. Chi vende casa lo fa per due motivi: o per ripagare debiti, o perché è ricco ed è business. Nessuna di queste opzioni, con la mezza eccezione di chi paga debiti, ma anche lì, dipende verso chi siano questi debiti, porta a far girare l'economia. Ciò che accade quindi è che tutta questa risorsa economica rimane bloccata nei conti bancari o gira tra grandi ricchi.

Un po' meglio con gli affitti, ma anche lì, chi paga l'affitto all'atto pratico spende i soldi per quello e non in altro. Chi questi soldi li incassa o è in situazione di sussistenza, situazioni in cui l'affitto è l'unica fonte di reddito (spesso poi in nero) per cui li spende per le proprie cose e ancora ancora un po' di economia la fa girare, oppure è una persona che sta investendo nel settore immobiliare, diventando quindi un grosso accumulatore e spostando di nuovo queste somme dal piano dell'economia "vera" a quella dei grandi capitali. Si noti inoltre come molti studenti dovendo pagare l'affitto non possano mettere da parte per investire poi in altro. (Tema simile a chi risparmia per mutuo o acquisto della casa)

Inoltre la presenza di una dimora fissa e sicura, di proprietà o comunque in qualche modo identificabile come "propria" è quasi un prerequisito per trovare un lavoro "serio"/"standard" (di quelli che alzano il PIL, per capirci)

Già solo dimezzare forzatamente il costo di un'abitazione, o se vogliamo essere più radicali fare la guerra a chi fa soldi col mercato immobiliare, arrivando anche all'esproprio di chi campa su quello che poi è un diritto e la successiva concessione delle abitazioni comporterebbe un enorme sostegno verso una ripresa dell'economia del paese, sbloccando circuiti di reddito a livello basso e potenziale di investimento a livello medio, tramite risparmi che potrebbero essere investiti in altro.

L'ottica suprematista (se vogliamo essere cattivi) o patriottica (se vogliamo essere più neutrali)

La casa di proprietà o comunque stabile e relativamente "propria" (però la proprietà e la sua inalienabilità sono in realtà molto più importanti di quanto io stia facendo passare) sono uno degli step più importanti per la formazione di nuclei familiari che poi portino ad avere figli.

Ora a me della bassa natalità frega il giusto. Per carità è un argomento serio ed importante, certo, ma non è troppo importante a livello personale e morale. Già più rilevante se si guarda all'economia capitalista e al futuro del nostro paese con le attuali regole socioeconomiche. Peròòòò sicuramente se ad alcuni preme che aumentino i nati in Italia, è praticamente scontato spingere per il diritto alla casa, per la tutela della stessa, spingere affinché i giovani abbiano accesso facilitato se vogliamo andarci leggeri, e se vogliamo esagerare anche accesso diretto (subito dopo le fasce deboli e povere però, non prima eh, che non è che il "diritto" alla casa me lo sto dimenticando). Se facciamo questo un minimo di aumento delle nascite lo vediamo. A maggior ragione se la casa è un diritto individuale e poi può costituire luogo sicuro.

I motivi sono molteplici e si collegano a quelli economici sopra descritti, ma banalmente avere un posto dove prima frequentarsi e poi mettere su famiglia mentre allo stesso tempo non si ha il peso del mutuo o dell'affitto e si può risparmiare in qualche direzione sgraverebbe enormemente le nuove famiglie. Non solo, questo può anche abbassare l'età media in cui si fanno sti figli che tanto importano, portando possibilmente o a più figli per nucleo o comunque ad una velocizzazione del ricambio generazionale.

Esempio semplice, un conto è andar via di casa verso i trent'anni (che è più o meno l'età media in italia relativa al lasciare il nido) e un conto è farlo a 18 anni appena divenuti adulti per la legge.

Non solo, ma sti benedetti gggiovani così li si tiene in Italia con più facilità, una volta che hai la casa di proprietà hai un enorme incentivo a rimanere (e lavorare e pagare le tasse e comprare e consumare) nel paese dove l'hai.

L'ottica sociale: l casa è un diritto

Eccallà, questo è quello che poi smuove me personalmente (o comunque uno dei motivi): tutelare il diritto alal casa, il diritto ad un luogo sicuro, un riparo. Il rifugio è qualcosa di atavico e molto animalesco, dalle formiche ai castori, ai conigli ai gufi, dalle cernie ai polpi, ai topi, ai piccioni... Però si tratta di uno di quei bisogni che può essere soddisfatto senza danneggiare o interferire con la vita altrui (almeno teoricamente, poi c'è chi si prende la libertà di estendere se stesso a 200 palazzi e allora se gliene tocchi uno stai ledendo la sua libertà, ma lì possiamo discuterne, però alla peggio, anche se sarebbe uno spreco inenarrabile si può costruire un palazzo con nuovi appartamenti, quindi comunque è, de facto, soddisfacibile senza sottrarre ad altri)

A livello etico (e quindi, per me politico, essendo attivo in questo settore e lottando "per dovere") il tema della casa come diritto è molto sentito e sento di sostenerlo appieno. Ogni persona merita, solo per il semplice fatto di esistere un luogo "suo e solo suo". Ovviamente nel caso di famiglie ci si può discutere sopra, allora quante case per famiglia, una a componente? Chiaro è da dibattere, non è scontato, anche se propendo per il sì, specialmente per tutelare situazioni di abuso domestico. Risulta fondamentale che ogni persona abbia un posto dove ritirarsi, un modo per cadere in piedi, una casa dentro cui trincerarsi e questo quindi va necessariamente a incontrarsi col tema della violenza domestica, dei femminicidi. Di più, la casa di proprietà è uno strumento importante per combattere la dipendenza economica dall'altro che spesso se ne approfitta come abusatore, magari senza sfociare nell'illegale (ma spesso anche eh).

Serve anche per affermarsi, serve ad un ragazzo continuamente abusato in casa o in famiglia per percorrere la propria strada, per essere se stesso, per non subire violenze psicologiche, per coltivare la propria cerchia di amici, le proprie relazioni sociali, sessuali, romantiche. Serve per avere stabilità nello studio o nel lavoro, serve per essere se stessi. Oggi invece purtroppo non è così accessibile, anche lavorando. E non nascendo tutti nelle stesse famiglie e nelle stesse condizioni è quindi dovere dello stato (e quindi di tutti noi, sia perché lo stato siamo noi, sia proprio per il concetto di responsabilità condivisa) di garantire un alloggio a chi non può permetterselo. E oggi a non permetterselo sono tanti, troppi.

Sul come possiamo parlarne, sicuramente, io ho idee molto radicali, come ovviamente è passato, ma si può fare in tanti modi. Alzando gli stipendi e potenziando il potere di acquisto, facendo la guerra ad affittuari, agenzie immobiliari, palazzinari, facendo la guerra ad airbnb e simili, andando ad espropriare e redistribuire, i modi e le soluzioni ci sono, certo qualcuno ci deve perdere, ma non è che chi ci perde diventa morto di fame, tutto quello che perderebbe è il fare soldi sui diritti altrui, il che, onestamente è per me disdicevole, specialmente se lo si fa di mestiere. Io personalmente posso garantire che continuerò a spingere su questo tema a vari livelli, radical i se vogliamo crederci fino in fondo e meno radicali se vogliamo costruire consenso e sfondare muri di gomma e soffitti di cristallo.

Potrei continuare, (aspetto ambientale, aspetto culturale, recupero delle campagne e dei paesi spopolati, lotta alla criminalità...) ma si appesantirebbe troppo il post. Mi permetto però di rispondere alla domanda: se il tema è così onnipresente, se affrontarlo risolverebbe problemi in svariati ambiti, perché non avviene al di fuori delle fasce politiche radicali? Perché, a parer mio, si ha un problema ideologico (toccare il tema della casa vuol dire comunque forzare il mercato a cambiare non spontaneamente) e soprattutto si va a pestare i piedi a potenti che non sono radicali di sinistra, ma non sono neanche capitalisti da libro, mercanti borghesi che fanno girare l'economia. Sono piuttosto figure che tengono al potere contrattuale che hanno, al potere vero e proprio e ne perderebbero molto. Trovare, mantenere, tutelare una casa è qualcosa che tiene impegnati, che tiene la testa bassa e spinge ad andare a vanti giorno dopo giorno, tiene soggiogati. Averla.. e averla tutelata è liberatorio, qualcuno direbbe forse anche troppo...

Attendo le vostre considerazioni. Oltre a mettere il tema nel programma politico in maniera sistemata devo anche girarci sopra video, tenerci incontri, se avete informazioni, statistiche ecc... mandate pure. Io stavo studiando per esempio correlazione tra casa, casa di proprietà, età alla quale si "lascia il nido" e natalità e devo dire che ho trovato alcuni legami, ma ancora non è esatta la questione.. ci sto lavorando.

Che poi la casa ha anche il vantaggio di essere sia un bene di lusso che un bene di prima necessità, quindi neanche si scappa.

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2024/11/05
14:35 UTC

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"Paesi sicuri", un minimo di chiarezza

Dato che i media la buttano più che altro in caciara e che nelle ultime settimane ho perso diverse ore nel tentativo di spiegare gli stessi concetti a un numero infinito di utenti, ho provato a fare un sunto della questione, cercando di restare il più neutrale possibile.

Non ho la pretesa di essere un esperto in questo campo, quindi non escludo la presenza di refusi/imprecisioni.

Perchè si parla di paesi sicuri?

L’art. 32 della direttiva 2013/32/UE prevede che, in determinati casi, gli stati membri possono introdurre delle procedure speciali  di esame delle domande di asilo. In particolare, “gli Stati membri possono prevedere che una procedura d’esame sia accelerata e/o svolta alla frontiera o in zone di transito a norma dell’articolo 43 se: (...)

b) il richiedente proviene da un paese di origine sicuro a norma della presente direttiva"

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013L0032&from=EN

La provenienza da un paese “sicuro”, quindi, determina (solo) la possibilità di esaminare le domande secondo la procedura accelerata e/o di frontiera, procedura che il legislatore italiano ha introdotto con l’art. 28 bis del d.lgs. 25/2008.

Chi proviene da un paese “non sicuro”, invece, è soggetto alla procedura ordinaria.

Questo ovviamente non significa che chi viene da un paese “non sicuro” abbia necessariamente diritto all’asilo e non possa essere allontanato: la sua domanda verrà valutata secondo le tempistiche e le regole della procedura ordinaria.

Questo dovrebbe essere il primo punto fermo: la provenienza da un paese non sicuro determina solo l’impossibilità di ricorrere alla procedura speciale e non determina nè l’accoglimento automatico della domanda di asilo, né l'impossibilità di espellere il richiedente o di trattenerlo in un centro di detenzione (se ci sono i presupposti di legge) .

Che cos’è un paese sicuro?

La definizione è data dall’art. 2 bis del d.lgs.  28 gennaio 2008, n. 25, che ha recepito la definizione contenuta nella direttiva: “Uno Stato non appartenente all'Unione europea può essere considerato Paese di origine sicuro se, sulla base del suo ordinamento giuridico, dell'applicazione della legge all'interno di un sistema democratico e della situazione politica generale, si può dimostrare che, in via generale e costante, non sussistono atti di persecuzione quali definiti dall'articolo 7 del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, né tortura o altre forme di pena o trattamento inumano o degradante, né pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale. La designazione di un Paese di origine sicuro può essere fatta con l'eccezione (di parti del territorio o) di categorie di persone.” [“parti di territorio” è stato eliminato dopo la sentenza della CGUE].

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2008;25

Secondo punto fermo, quindi: ai fini dell'individuazione della procedura di esame della richiesta un paese sicuro è un paese dove, oltre a non esserci violenze indiscriminate e/o conflitti armati, non ci sono criticità in merito al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. 

Il fatto che in un certo paese si possano trascorrere tranquillamente le vacanze non è un elemento decisivo: un paese può avere un tasso di criminalità bassissimo (come spesso accade nei regimi autoritari) ma allo stesso tempo calpestare i diritti umani e i principi democratici.

Cosa implicano le procedure accelerate/di frontiera? 

L’art. 28-bis (“procedure accelerate”) e le altre norme che disciplinano queste procedure speciali prevedono:

  • termini estremamente ridotti per l’audizione e per la decisione da parte della commissione territoriale;
  • la possibilità di svolgere l’intera procedura direttamente alla frontiera o nelle zone di transito (questo è rilevante perché i centri in Albania sono equiparati ex lege a zone di transito/di frontiera);
  • la possibilità di trattenere il migrante presso centri di detenzione per il tempo necessario alla procedura (non più di 4 settimane) in caso di mancata consegna del passaporto del richiedente e di mancata prestazione di una cauzione di 5000 € (art. 6 bis d.lgs. 142/2015);
  • termini ridotti per impugnare la decisione e esclusione dell’effetto sospensivo automatico dell’appello.

E' prevista, poi, una presunzione di infondatezza della richiesta che si basa proprio sul presupposto che il paese di provenienza risulterebbe privo di criticità in merito al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. 

Ai sensi dell’art. 9, comma 2-bis, infatti “la decisione con cui è rigettata la domanda presentata dal richiedente di cui all'articolo 2-bis, comma 5, è motivata dando atto esclusivamente che il richiedente non ha dimostrato la sussistenza di gravi motivi per ritenere non sicuro il Paese designato di origine sicuro in relazione alla situazione particolare del richiedente stesso” (sulla legittimità di questa norma c'è discussione).

Cosa ha stabilito la Corte di Giustizia UE?

L’Italia, come molti altri paesi europei, ha adottato una propria lista di paesi “sicuri”. Esisteva un elenco a livello europeo ma è stata abbandonato da tempo.

Il problema sorge perchè in moltissimi casi (se non in tutti) sono gli stessi governi ad indicare il paese come "sicuro", fatta eccezione per determinate parti del territorio o per determinate categorie di persone.

Nel caso sottoposto alla CGUE la Repubblica Ceca aveva sottoposto a procedura speciale e respinto per manifesta infondatezza la domanda di un cittadino moldavo, laddove era lo stesso governo ceco a considerare la Moldavia sicura “eccettuata la Transnistria”.

Il giudice nazionale ha sottoposto la questione alla CGUE, la quale ha stabilito che “l’articolo 37 della direttiva 2013/32 dev’essere interpretato nel senso che esso osta a che un paese terzo possa essere designato come paese di origine sicuro allorché talune parti del suo territorio non soddisfano le condizioni sostanziali di siffatta designazione, enunciate all’allegato I di detta direttiva”.

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:62022CJ0406

Le motivazioni sono abbastanza articolate: uno degli argomenti è che la facoltà di introdurre queste eccexzioni era espressamente prevista dalla direttiva precedente, abrogata da quella del 2013, che non la prevede (la stessa facoltà, peraltro, è prevista dal regolamento che entrerà in vigore nel 2026).

La Corte non ha preso posizione sulla legittimità dell’esclusione di determinate categorie di persone (non era tra le questioni sollevate dal giudice del rinvio) ma dalla motivazione, volendo, si possono trarre diversi spunti (cosa che hanno fatto i giudici italiani).

La CGUE ha poi stabilito che “l’’articolo 46, paragrafo 3, della direttiva 2013/32, letto alla luce dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, dev’essere interpretato nel senso che:quando un giudice è investito di un ricorso avverso una decisione di rigetto di una domanda di protezione internazionale esaminata nell’ambito del regime speciale applicabile alle domande presentate dai richiedenti provenienti da paesi terzi designati come paese di origine sicuro, conformemente all’articolo 37 di tale direttiva, tale giudice, nell’ambito dell’esame completo ed ex nunc imposto dal suddetto articolo 46, paragrafo 3, deve rilevare, sulla base degli elementi del fascicolo nonché di quelli portati a sua conoscenza nel corso del procedimento dinanzi ad esso, una violazione delle condizioni sostanziali di siffatta designazione, enunciate all’allegato I di detta direttiva, anche se tale violazione non è espressamente fatta valere a sostegno di tale ricorso”.

In termini più comprensibili significa che il giudice che deve decidere sul ricorso contro il rigetto di una domanda di asilo esaminata secondo una procedura accelerata può rilevare d’ufficio l'assenza dei presupposti per inserire il paese di proveneienza del richiedente tra i paesi “sicuri” (e dunque per sottoporre la domanda alla procedura accelerata).

Perchè i giudici italiani non convalidano i trattenimenti in Albania?

Il protocollo e la legge di ratifica del protocollo con l’Albania equiparano ex lege i centri collocati in Albania alle zone di frontiera italiane. Per questa ragione il trattenimento di un richiedente asilo nei centri albanesi è legittimo solo se sussistono i requisiti per l’applicazione della procedura "di frontiera".

L'accordo prevede di trasferire in Albania esclusivamente i migranti "ripescati" in acque internazionali, che quindi non possono aver eluso i controlli di frontiera. Resta quini solamente l'altra ipotesi in cui è applicabile la procedura "di frontiera" (i paesi sicuri).

In Albania, in definitiva, possono essere trattenuti (per 4 settimane) solamente i migranti che provengono da paesi provenienti da paesi designati come “sicuri” e che quindi sono soggetti alla procedura accelerata "di frontiera".

Per questo motivo è esploso mediaticamente il problema della individuazione dei paesi sicuri, con particolare rifrimento a tutti quei paesi che lo stesso Ministero degli esteri considera sicuri “ma non per determinate categorie di persone” o per determinate parti del territorio. Sarebbe venuto fuori anche senza la sentenza della CGUE, ma quest'ultima ha sicuramente contribuito.

Ad esempio, il Tribunale di Roma - alla luce della sentenza della CGUE - non ha convalidato il trattenimento in Albania di soggetti provenienti dal Bangladesh o dall’Egitto perché “nelle conclusioni della scheda-Paese dell’istruttoria del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l’aggiornamento del sopra menzionato decreto interministeriale, basate su informazioni tratte da fonti qualificate di riferimento” entrambi i paesi sono indicati come sicuri, ma con eccezioni per determinate categorie di persone.

https://www.sistemapenale.it/pdf_contenuti/1729665604_trib-roma-181024-no-convalida-egitto.pdf

https://www.sistemapenale.it/pdf_contenuti/1729665604_trib-roma-181024-no-convalida-bangladesh.pdf

A questo punto però occorre tornare ai punti fermi.

Il Tribunale di Roma non ha detto che non è possibile espellere una persona proveniente dal Bangladesh o dall’Egitto, ha detto che attualmente, alla luce delle schede ministeriali, questi due paesi non possono essere considerati sicuri e quindi si deve utilizzare la procedura ordinaria.

Queste persono sono state riportate in Italia e le loro domande d’asilo saranno valutate secondo la procedura ordinaria, che, in presenza di determinati presupposti, prevede comunque la possibilità di trattenere il migrante in un centro di detenzione fino a 18 mesi,

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2024/11/05
12:48 UTC

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Megathread elezioni USA

Dopo quattro anni, è di nuovo il momento delle elezioni americane. Apro questo megathread per discuterne e seguire insieme lo spoglio.

Come funziona il sistema elettorale americano?

Tutti i 50 stati e D.C. eleggono un numero di grandi elettori (electoral votes, o EV), che poi votano per il presidente. In totale, ci sono 538 grandi elettori, ne servono 270 per diventare presidente. Ogni stato può decidere di allocare i grandi elettori come preferisce, ma in pratica tutti gli stati tranne due assegnano tutti i propri grandi elettori per il candidato che ottiene la maggioranza dei voti. Fanno eccezione il Maine e il Nebraska, che invece sono suddivisi in distretti elettorali più piccoli. Il numero di elettori è più o meno proporzionale al numero di residenti in ciascun stato, ma il rapporto viene distorto per gli stati più grandi e più piccoli. Per esempio, la California ha circa 68 volte gli abitanti del Wyoming, ma solo 18 volte i grandi elettori. Questo effetto, insieme con un sistema fortemente maggioritario, fa sì che il sistema elettorale tenda a dare maggior peso agli stati rurali, tendenzialmente più repubblicani.

Gli stati in bilico, cioè quelli sui c'è più incertezza, sono sette: Nevada, Arizona nel sud-ovest, Georgia e North Carolina nel sud-est (insieme questi quattro formano la cosiddetta Sun belt), e Wisconsin, Michigan e Pennsylvania nel nord (il cosiddetto Blue Wall). Ognuno di questi ha un numero diverso di grandi elettori, il ché comporta diverse possibilità di vittoria per ognuno dei due candidati. La strada più percorribile (e quella più probabile) per Harris passa dalla vittoria nel Blue Wall: se Harris vincesse Wisconsin, Michigan e Pennsylvania (più tutti gli altri stati sicuri, quelli che dovrebbe vincere con facilità), sarebbe la nuova presidente. Visto che tra i tre la Pennsylvania è lo stato più incerto e con il maggior numero di EV, è anche lo stato con il maggior numero di attenzioni. È molto probabile che chiunque vinca la Pennsylvania vinca anche le elezioni.

Cosa dicono i sondaggi?

I sondaggi mostrano una situazione di assoluta parità. Nei sondaggi nazionali, che hanno un valore solo parziale, Harris è avanti di circa un punto, mentre nei sondaggi degli stati in bilico (quelli che decideranno l'esito dell'elezione) i due candidati sono estremamente vicini.

Le medie (ponderate) di Nate Silver, con gli stati elencati per probabilità di essere lo stato determinante.

Oltre ai sondaggi, possiamo guardare ai modelli statistici che incorporano i sondaggi per fare una previsione del risultato finale. Oltre a basarsi sui sondaggi e sui fundamentals (i dati di base di ogni stato, come per esempio la percentuale di popolazione rurale), i modelli hanno il vantaggio di prendere in considerazione le correlazione tra gli errori: i sondaggi nei vari stati non sono indipendenti e se, per esempio, hanno sottostimato un certo gruppo in Wisconsin, è molto probabile che l'abbiano fatto anche in Wisconsin e Michigan. Come i sondaggi, i modelli ci mostrano un testa a testa molto ravvicinato:

  • Nate Silver: Harris 50.0%, Trump 49.6%
  • FiveThirtyEight: H 50.3%, T 49.5%
  • The Economist: H 56 %, T 43%
  • Split Ticket: H 53%, T 47%

In ogni caso, questo non significa che la vittoria di uno o dell'altro candidato sia necessariamente di misura. Un errore, anche piccolo e dentro il margine fisiologico dei sondaggi, in una direzione o nell'altra potrebbe trasformarsi in una vittoria netta (con più di 300 EV).

Quando si avranno i risultati?

Quattro anni fa servirono parecchi giorni per arrivare ad un vincitore. A seconda del margine di vittoria, è possibile che anche quest'anno servano diversi giorni. Ma è anche probabile che avremo un vincitore già domani mattina (ora italiana): diversi stati riveleranno lo scrutinio dei voti per posta ricevuti finora subito dopo la chiusura delle urne, e in generale quasi tutti gli stati si sono attrezzati per uno scrutinio più veloce.

Le urne chiuderanno a orari diversi (anche in base al fuso orario dello stato), con i primi stati alle 18:00 ET, cioè a mezzanotte ora italiana. Ma i primi stati (Indiana e parte del Kentucky) non sono particolarmente interessanti. All'una invece chiudono i seggi in South Carolina, Vermont, Virginia, parte della Florida, la maggior parte del New Hampshire, e soprattutto in Georgia, da cui si inizierà a capire qualcosa. In base ad un documento della campagna Harris, questo è quando possiamo aspettarci i dati dei principali stati (per ottenere l'orario italiano serve aggiungere sei ore di differenza).

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Come seguire?

Per capire i primi risultati che vengono diffusi, si può guardare il Needle del NYTimes. Man mano che gli stati vengono assegnati, questo tool di 538 permetti di capire come cambiano le probabilità di vittoria.

Un po' di link utili:

Streaming giornalistici (grazie u/PreviouslyMannara, u/Fomentatore, u/Charlz__ e u/metamongram):

Chi seguire su Twitter per commenti/idee/spunti/ecc:

Se avete link interessanti di qualsiasi tipo (articoli, aggiornamenti, live blog, ecc.), segnalateli e li aggiungo.

Aggiornamenti

18:54: arrivano i risultati da Guam, il territorio americano che non ha grandi elettori (e quindi non influenza chi viene eletto) ma vota comunque. Harris "vince" ma perde 6 punti rispetto a quattro anni fa, mentre Trump guadagna 4 punti percentuali, il ché supporta il riallineamento etnico che sembra emergere dai sondaggi: i democratici fanno peggio con gli elettori neri e latini (soprattutto i giovani uomini) ma guadagnano con gli elettori bianchi (soprattutto le donne).

Kamala #Harris: 49,5% (-5,9)
Donald #Trump: 46,2% (+4,3)
Robert #Kennedy Jr.: 3,4%

20:13: iniziano ad arrivare i primi dati sull'affluenza. A Maricopa County, la contea più larga dell'Arizona (copre circa il 62% della popolazione), alle 11 di mattina hanno votato 20.2% D, 41.6% R, e 38.2% indipendenti (queste sono come gli elettori si identificano, non come hanno votato effettivamente). Nell'elezione di metà mandato del 2022, in cui avevano vinto i democratici, avevano votato 14.1% D, 57.5% R, 28.2% I, ma le due elezioni non sono direttamente paragonabili: nel 2022 si votava per il senato (dove, secondo i sondaggi, i democratici hanno ancora un netto vantaggio) e la composizione del voto per posta e in persone era nettamente diverso.

21:26: sempre a Maricopa County, all'una ora locale l'affluenza è di circa 130k voti, divisi come R 40%, D 21% e I 39%. Leggerissimo shift per dems e indipendenti. Ma i repubblicani hanno un vantaggio notevole nel voto per posta. E anche un vantaggio nelle registrazione totali: per vincere l'Arizona, Harris dovrebbe ricevere parecchi voti da elettori che si identificano come repubblicani.

22:14: non ci sono numeri concreti, ma diversi report parlano di un'affluenza alta o molto alta in Georgia, Pennsylvania e Nevada. Un'affluenza alta è generalmente considerata per Trump, che tende ad avere elettori meno motivati e meno abituati a votare di Harris.

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2024/11/05
13:08 UTC

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